Insurrezione di Varsavia 1944
Bevenuti nel Sito internet dell’Associazione della Memoria di Insurrezione di Varsavia 1944. La versione italiana del sito è ancora in construzione.
L’insurrezione di Varsavia 1944 fu una lotta eroica, insolita rispetto alle altre lotte europee e anche tragica. Durò 63 giorni (Agosto – Ottobre 1944) ed ebbe come scopo la liberazione di Varsavia – la capitale di Polonia – dall’occupazione tedesca/hitleriana. Fu iniziata dall’Esercito Nazionale Polacco, un’organizzazione polacca del movimento della resistenza. Nello stesso tempo le truppe degli Alleati rompevano la resistenza a Normandia e l’Armata Rossa persisteva alla linea di Vistola, vicino a Varsavia.
Varsavia poteva essere la prima liberata capitale europea ma diverse calcolazioni politiche e militari, poi un globale gioco politico condotto da Josef Stalin, Winston Churchill e Franklin D. Roosvelt le prepararono una sorte diversa.
Gli insurrezionisti di cifra circa 50.000 dei soldati dell’Esercito Nazionale, tra cui circa 4.000 donne, possederono l’armatura solo per 2.500 guerrieri. Affrontarono la garnisone tedesca composta da circa 55.000 soldati, arredata in carri armati, aerei e artilleria diversa. Nonostante quel fatto tutti gli insurrezionisti polacchi lottarono per la loro capitale per 63 giorni.
Varsavia lasciata a sé, pagò tanto: 16.000 – 18.000 degli insurrezionisti uccisi e circa 26.000 feriti. Circa 150.000 civili furono uccisi durante le battaglie o assasinati dalle forze tedesche. Varsavia fu completamente distrutta. Gli abitanti furono costretti a lasciare la città . Circa 50.000 di civili si trovarono nei campi di concentramento con lo stato de “l’elemento pericoloso”, i 150.000 rimasti furono portati ai campi del lavoro in Germania.
Vorremmo consigliare:
1) un interessante sito internet dedicato all’Insurrezione di Varsavia 1944
2) un libro molto buono sui problemi legati all’Insurrezione di Varsavia 1944; “Rising ’44. ‘The battle for Warsaw’” di Norman Davis, 2003
Insurrezione di Varsavia 1944 in fotografie
Joanna Janaszek-Seydlitz
Traduzione: Adriana Kaszycka
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